Michele Tino – Sax

Simone Graziano – Piano / Fender Rhodes

Gabriele Evangelista – Contrabbasso

Bernardo Guerra – Batteria

Michele Tino, sassofonista da anni molto attivo nel panorama jazzistico italiano in veste di sideman in numerosi progetti di rilievo, presenta il suo primo lavoro originale.
La scelta di indossare la veste di leader di una propria formazione arriva dopo anni di riflessioni, nel desiderio che questa decisione scaturisse da una vera e propria necessità espressiva, e che si accompagnasse al raggiungimento di una certa consapevolezza compositiva e di direzione musicale.

Nella ricerca di questa consapevolezza hanno senz’altro giocato un ruolo fondamentale le numerose influenze compositive dei musicisti con cui ha lavorato e lavora regolarmente, come Camilla Battaglia, Alessandro Lanzoni, Stefano Tamborrino, Simone Graziano, Federica Colangelo, Massimo Nunzi: musicisti molto diversi tra loro, ma tutti caratterizzati da una forte identità musicale.

Anche la formazione del sassofonista, per buona parte svoltasi all’estero, al Conservatorio di Amsterdam e alla Temple University di Philadelphia, è stata di fondamentale importanza nello sviluppo di una idea musicale personale. In Olanda ha avuto la possibilità di venire in contatto con tante scene musicali diverse, tutte di altissimo livello, da quella più strettamente mainstream, a quella dell’avanguardia, e in particolare con le figure di Michael Moore ed Han Bennink.

Negli Stati Uniti invece, sotto la guida di uno dei suoi sassofonisti preferiti, Dick Oatts, Tino ha potuto approfondire le radici del Jazz e della “black music”.

Tutto questo ha portato alla formazione di questo gruppo, con il quale Michele Tino cerca di superare la innegabile matrice jazzistica contemporanea, in uno sforzo compositivo che si pone come obbiettivo quello di integrare e completare il discorso solistico.
Michele Tino Quartet è attivo da circa un anno e mezzo. All’inizio del 2019 è stato scelto dall’associazione I-Jazz per il bando “Nuova Generazione Jazz”, come uno dei 12 gruppi meritevoli di rappresentare la scena jazzistica giovanile italiana nei più importanti festival italiani ed esteri. Questo gli ha permesso di esibirsi in festival di grande rilievo come il “Toronto Jazz Festival 2019” e “Pescara Jazz”.