unTubo

Per il locale senese “unTubo”, Donato Masci e Fabrizio Giovannozzi della Studio Sound Service s.a.s. hanno ideato un sistema di isolamento e correzione acustica dell’interno che si integrasse il più possibile con l’estetica naturale di una cantina senese.

L’isolamento acustico

Lo spazio è stato studiato approfonditamente con minuziose misurazioni acustiche al fine di investigare eventuali fuoriuscite di rumore attraverso le pareti e i solai che, come accade solitamente per questo tipo di strutture antiche, sono molto spessi ma possono avere all’interno ponti acustici notevoli causati da vecchie tubazioni, cavedi e scassi, magari ricoperti nel tempo da vari strati di malta o mattoni. Dopo lo studio preliminare abbiamo identificato i punti deboli e gli infissi da trattare acusticamente: il risultato di isolamento acustico è notevole sia per quanto riguarda l’esterno del vicolo del Luparello, sia per le abitazioni limitrofe.

La qualità del suono

La parte più importante della progettazione acustica del locale è stata fatta al suo interno: la qualità del suono.

Per questo spazio i progettisti hanno utilizzato tutta la loro esperienza maturata in anni di progettazione di studi di registrazione ed ambienti adibiti all’attività musicale in generale. In effetti per le sue dimensioni questo ambiente sembra più simile ad una sala di ripresa di uno studio di registrazione piuttosto che a un locale per musica live e questo è stato il nostro approccio.

Anche i mattoni diffondono il suono

I mattoni senesi e le loro discrepanze che ricoprono la volta e le pareti rappresentano già una superficie che crea una certa diffusione acustica sulle medio-alte frequenze nell’ambiente. Per questo motivo, e anche, in accordo con l’arch. Pignattai, per mantenere l’estetica tipica di questo spazio, abbiamo sfruttato al meglio questa caratteristica.

La struttura originaria tuttavia presentava alcune problematiche che sono state oggetto di correzione acustica: le basse frequenze e la volta.

Basse frequenze

L’acustica degli spazi di queste dimensioni è spesso segnata da fenomeni di “rimbombo” e di enfatizzazione o cancellazione di basse frequenze dovuti dall’effetto fisico della stazionarietà delle onde acustiche: per questo motivo è stato necessario un intervento di assorbimento e controllo delle basse frequenze mediante un dispositivo costruito da legno forato e materiale fonoassorbente basato sul principio del risonatore di Helmholtz. Questo oggetto è perfettamente integrato architettonicamente nella boiserie laterale utilizzata tra l’altro come espositore di opere d’arte pittorica.

La volta

Anche la volta sul soffitto è stata oggetto di un’importante correzione acustica dato che, come tutte le superfici concave, tende a “focalizzare” il suono proprio come una lente di ingrandimento focalizza la luce. In questo caso invece era necessario diffondere il suono in maniera più omogenea possibile in tutto l’ambiente evitando appunto che una gran parte di energia sonora si addensasse in un punto piuttosto che in un altro. Per questo motivo è stato predisposto un dispositivo di assorbimento acustico al centro della volta, al fine di dissipare una buona parte dell’energia sonora che si sarebbe altresì focalizzata, abbattere il tempo di riverberazione dell’ambiente e rendere così l’ascolto ottimizzato in tutti i punti dell’ambiente.

Il diffusore acustico

La ciliegina sulla torta della progettazione acustica di questo locale è stato il diffusore acustico posto sul retro dell’area destinata all’esecuzione musicale.

Il diffusore è un QRD (Quadratic-Residue Diffusor – diffusore a resto quadratico, oppure diffusore di Shroeder) basato su un algoritmo matematico legato ai numeri primi. Questo oggetto, esteticamente molto particolare e frastagliato, è capace di diffondere in modo semisferico un range di frequenze specifico in modo tale da rendere il suono ulteriormente più diffuso, vivo e brillante in tutto lo spazio. In pratica, anche senza amplificazione, il suono degli strumenti acustici verrà percepito al meglio in ogni punto della sala.


Studio Sound Service

Studio Sound Service è una società di progettazione e consulenza che dal 1983 opera a tutto tondo nel settore dell’acustica.

Siamo specializzati nella progettazione di ambienti per l’ascolto critico e la visione ottimizzata, come gli studi di registrazione, mastering, post-produzione audio/video, doppiaggio, gli studi televisivi e cinematografici, le radio, i cinema e le sale home-theater.

Inoltre collaboriamo con importanti studi di architettura per la costruzione e il restauro di teatri, auditorium, edifici religiosi, locali per musica dal vivo, sale conferenza e altri spazi di grandi dimensioni che richiedono una acustica efficiente e ottimizzata.

Le nostre competenze spaziano dall’ingegneria acustica e fisica del suono all’elettroacustica, per seguire ogni lavoro dalla fase preliminare fino alla realizzazione finale, offrendo inoltre un’eccellente consulenza per la scelta degli impianti elettroacustici, per le misurazioni fonometriche e per relazioni di acustica ambientale ed edilizia.

Fabrizio Giovannozzi

Socio fondatore di Studio Sound Service, in cui tuttora opera, ha firmato l’acustica di oltre 300 studi di registrazione in Italia, influendo in modo significativo nella discografia italiana degli ultimi 30 anni. Musicista di estrazione classica ed esperto di elettronica, ha lavorato come progettista di sistemi audio in numerose aziende italiane.

Donato Masci

Socio accomandatario dal 2010, ha affiancato Fabrizio Giovannozzi seguendo tutti i lavori della società dal 2008. Tecnico Competente in Acustica Ambientale ai sensi della L. 447/95, iscritto nell’elenco della Provincia di Firenze al numero 184. È Laureato in Fisica, musicista e produttore musicale.