Event

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Date : 2 / ott / 2015
Time : 22.15
INGRESSO LIBERO

ANTONELLO SALIS solo / OPENING NIGHT!!!

salis 4UN TUBO JAZZ NIGHTS / VENERDI’ 02 OTTOBRE

OPENING NIGHT!!!

ANTONELLO SALIS solo

 

ANTONELLO SALIS – fisarmonica / pianoforte

Antonello Salis è un personaggio unico nel panorama jazz italiano e non solo. Un uomo affascinante e travolgente; un vero creativo, di una libertà assoluta.

Il suo progetto in solo, apice e sunto, in incerto senso, del suo lungo e ricco percorso nella musica, è un’esperienza assolutamente unica. I giochi, i numeri, il virtuosismo mai fine a se stesso. La forza, la provocazione, l’impeto puro. Antonello Salis ha sempre abituato il suo pubblico a uno show dal vivo veramente efficace, emotivamente coinvolgente. Antonello è la musica, nel suo corpo c’è musica, riempie ogni spazio, sovrasta ogni rumore superfluo. Alterna al pianoforte la fisarmonica, l’uno e l’altro li suona, li percuote, li possiede come fossero un corpo. Il repertorio è il più misto possibile e immaginabile: si va da sue composizioni originali, in effetti non molte, a tracce che vanno dal jazz rock all’avanguardia più totale, dai Beatles a tanto altro. Il tutto condito con una dose massiccia di improvvisazione, che per Antonello è una regola d’arte, molto più della composizione. Stordisce, il pianosolo (che è anche il titolo di un disco che ha inciso per CamJazz) di Antonello Salis. Stordisce chi spera di ascoltare un pianoforte solitario, stile jazz; stordisce ancora di più chi crede di conoscere bene il musicista, sardo di nascita e romano di adozione. Salis è un pianista jazz, però usate questa definizione soltanto se andate a cercare i suoi dischi nei negozi, altrimenti rischiate non vi creda nessuno. Compone, esegue, improvvisa, fa dell’estemporaneità una poesia, ed è anche ottimo fisarmonicista. Classe 1950, fisico asciutto e muscoli scolpiti, abbronzatura intensa. Ha iniziato con la musica da ballo, poi il rock suonando l’organo Hammond, ha sfiorato la musica tradizionale, infine il jazz, una cotta pazzesca. Con il trio Cadmo ridisegnava l’etno jazz italiano, con il trombettista Lester Bowie (anima vorace e mai dimenticata dell’Art Ensemble Of Chicago) si è dedicato all’avanguardia. Così si è ritrovato a proprio agio anche con lo scenario europeo: collaborazioni che vanno dalla scène actuel francese alle sfide con un improvvisatore del calibro di Han Bennink, funambolico percussionista, fino al solido legame con Paolo Fresu. E poi un circo di musicisti, artisti, coreografi e ballerine a sobbalzare ai suoi ritmi. E nel suo set in solitaria c’è tutto questo: dal vivo è uno spettacolo.

 

Bio

Nasce il 28 febbraio 1950 in Sardegna, a Villamar. Inizia a suonare la fsarmonica a sette anni, mentre si avvicina al pianoforte studiando da autodidatta. Negli anni settanta milita in diversi gruppi rock suonando l’organo Hammond. Dal 1978 è protagonista in piano solo e fisarmonica in Italia ed all’estero ospite dei maggiori jazz festival. Il suo percorso musicale ormai trentennale è costellato da collaborazioni eccellenti, per citarne alcune: Enrico Rava, Paolo Fresu, Furio Di Castri, Stefano Bollani, Roberto Gatto, Riccardo Fassi, Pino Minafra, Paolino Dalla Porta, Gianluca Petrella, Fabrizio Bosso, Paolo Angeli, Javier Girotto, Lester Bowie e l’Art Ensemble Of Chicago, Don Cherry, Don Pullen, Ed Blackwell, Billy Cobham, Horacio “El Negro” Hernandez, Han Bennink, Nana Vasconcelos, Cecil Taylor, Pat Metheny, Joey Baron, Bobby Previte, Hamid Drake, Bobby Watson, Minino Garay, Richard Bona, Linley Marthe, Francis Lassus, Joel Allouche, Antonio Jasevoli e molti altri. Come solista ha inciso 4 dischi: “Orange Juice, Nice Food”, “Salis!”, “Quelli che restano” e “Pianosolo”. In duo con Joey Baron “Keys And Skins” (CamJazz, 2008); con Fabrizio Bosso “Stunt” (Parco della Musica Records, 2009). Una delle collaborazioni più longeve di Salis è quella con il chitarrista francese Gérard Pansanel con cui ha inciso sette album di cui uno dedicato a Fellini e alla musica di Nino Rota con l’Orchestra Improvista. La collaborazione con i fsarmonicisti francesi Richard Galliano e Marcel Azzola insieme a Gianni Coscia produce il Quartetto Nuovo, apoteosi dello strumento madre di Salis: la fsarmonica. Musicista eclettico, Salis, nel corso della sua carriera, si è confrontato in progetti di teatro (Remondi e Caporossi, Festival di Sant’Arcangelo), con Antonio Rezza e con l’attore di strada Remo Remotti. Si è esibito in rassegne e festival di cinema (Biennale di Venezia, Taormina Festival), performance di danza (con Roberta Escamilla Garrison, Teri Weikel). Con Gérard Pansanel ha frmato le musiche del flm di Eric Romher “Racconto d’autunno”. Ha inoltre collaborato con Pino Daniele, Ornella Vanoni e diversi altri artisti al di fuori dell’ambito strettamente jazzistico. Ha partecipato a numerosi festival nazionali ed internazionali tra i quali: Umbria Jazz, Roccella Jonica, Sant’Anna Arresi, Berchidda, Clusone, Cagliari EuropeanJazzFestival, Ravenna, Parigi, Montreux, Nizza, Le Mans, Madrid, Mosca, Londra, Bath, Oslo, Stoccolma, New York, Chicago, Montreal, Vancouver, San Paolo, Rio De Janeiro, Saint Louis del Senegal, Città del Messico, seguito da un tour che ha toccato le maggiori città messicane.

Nel corso della sua lunga carriera ha ottenuto vari riconoscimenti a livello europeo ed internazionale: premio Django d’or 2005 per l’Italia come musicista affermato; il Premio alla Carriera a Cagliari, nell’ambito dello European Jazz Expo 2008; il referendum Top Jazz 2008 come miglior strumentista dell’anno (tastiere) e, l’anno seguente “Stunt”, realizzato con Bosso, è stato eletto miglior disco. Il suo ultimo lavoro in studio è prodotto da Sar’d music (distr. EGEA): “Giornale di Bordo”, realizzato con Paolo Angeli, Gavino Murgia e Hamid DrakeAntonell