Anche in questo caso è il pianoforte lo strumento elettivo del progetto, che come nel caso del concerto d’apertura stagionale, si sviluppa prevalentemente attorno alla straordinaria sensibilità di un pianista che ormai da anni troviamo impegnato al fianco dei grandi nomi del jazz, non solo italiano. La formazione composta dai 3 musicisti romani, al momento risulta ancora una co-leadership piuttosto che un trio nel senso classico del termine, impegnata cioè nella ricerca di una definizione della propria dimensione identitaria. Al contrario, l’identità musicale è ben definita: l’idea del piano trio classico è occasione per affrontare un programma di standard della tradizione e di composizioni originali, che si muove nel solco di una delle formazioni più cameristiche del Jazz. Le singole voci ed esigenze espressive tendono a fondersi per comporre ogni volta nuovi percorsi musicali, sempre all’insegna dell’improvvisazione e dell’interplay. Zanisi, anche lui “Top Jazz” per il miglior nuovo talento nel 2012 e già vincitore di numerosi altri premi importanti, si avvale qui delle indiscusse doti di 2 giovani colleghi quali il contrabbassista Giulio Scianatico e il batterista Valerio Vantaggio, garanzia di assoluta solidità ritmica, i quali annoverano anch’essi collaborazioni importanti, quali Jorge Rossy, Aaron Goldberg, Ali Jackson, Felix Rossy, Dado Moroni e Domenico Sanna, solo per citarne alcune. L’ occasione è quindi unica per assistere ad una sorta di anteprima di quello che in un futuro prossimo, potrebbe costituire un progetto dalle grandissime potenzialità.
