Event

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Date : 26 / set / 2014
Time : 22-00
ingresso libero

REMEMBERING KENNY: tributo a Kenny Wheeler, gigante della tromba jazz

OMAGGIO A KENNY WHEELER
Mirco Mariottini clarinetto / Alessandro Giachero pianoforte / Franco Fabbrini contrabbasso /Francesco Petreni batteria, percussioni.

INGRESSO LIBERO

kenny wheelerVenerdì 26 settembre, la seconda serata al club un Tubo, in vicolo del Luparello, a due passi dalle Logge del Papa, per inaugurare con tutta la città l’apertura della nuova stagione.
Una serata dedicata al jazz, filone portante del club, con un omaggio a Kenny Wheeler, trombettista e compositore, uno dei giganti del jazz britannico, scomparso il 19 settembre, all’età di 84 anni. Nato in Canada, il musicista si era trasferito in Gran Bretagna nel 1952 dove aveva lavorato a lungo con artisti come Ronnie Scott, John Dankworth and Tubby Hayes.
Negli anni Settanta il suo nome si impose con album importanti come Gnu High e Deer Wan, anche se per molti fan il picco della sua carriera risale agli anni Novanta quando diede alle stampe alcuni dischi fondamentali come Music for Large and Small Ensemble e Kayak sino al grande successo di Angel Song realizzato in quartetto con Bill Frisell, Dave Holland e Lee Konitz.

Proprio per aiutare il musicista, da tempo malato, ad agosto diversi colleghi avevano organizzato un grande concerto di beneficenza a Londra e anche a Roma -alla Casa Del Jazz- e a Siena -in collaborazione con la Fondazione Siena Jazz- erano state programmate due serate per contribuire alla raccolta di fondi, con la presenza di diversi grandi jazzisti italiani.

Ora che Wheeler è scomparso, unTubo ha deciso di offrirgli un tributo, e lo fa insieme al quartetto di jazzisti senesi -tutti docenti della Fondazione Siena Jazz- che da sempre sostengono e condividono l’avventura di questo club: Mirco Mariottini al clarinetto, Alessandro Giachero al piano, Franco Fabbrini al contrabbasso e Francesco Petreni alla batteria. Sono musicisti che conoscono bene il percorso di Kenny, e che con lui hanno condiviso e lavorato: una formazione potente, per un concerto sentito, mosso da un vero riconoscimento. Dice Mirco Mariottini : “Con Kenny Wheeler se ne va non soltanto un grandissimo musicista, ma un pezzo di storia senza la quale noi non potremmo essere così come siamo…”. E Giachero conferma: “La musica di Kenny, con la sua estetica e il suo fortissimo e profondo senso melodico, ha segnato la storia non solo del Jazz, ma della musica contemporanea in genere.”