Event

Come to see us!
Date : 5 / dic / 2014
Time : 22.00
ingresso&consumazione 10/5 euro

poLO 4TET: BACK HOME

POLO locandinaUNTUBO JAZZ NIGHTS: poLO presenta: Back Home (CAMJAZZ – ottobre 2014)

 

Paolo Porta sax/ Valerio De Paola chitarra – elettronica / Andrea Lombardini basso / Michele Salgarello batteria

“Se non hai testa, si dice, usa il cuore. E se li hai tutti e due? Beh, potresti fare come fa poL0, declinando emozioni con la perizia di uno scienziato sentimentale.”

Il debutto su CamJazz per il secondo disco del quartetto poLO non è casuale, e arriva dopo due anni intensi di soddisfazioni e riconoscimenti soprattutto per l’idea su cui poggia l’intero progetto: quattro forti personalità che in armonia investono le loro energie in un laboratorio musicale contemporaneo e multi-direzionale, cercando di cogliere segni di natura diversa da integrare nel materiale che viene composto.

Radicati nella tradizione jazz ma decisamente rivolti al futuro, (con l’occhio, ma soprattutto l’orecchio, volti a “sentire” e tradurre le vibrazioni di questi tempi) lo spettro sonoro di “poL0” è una miscela di suoni acustici-elettrici-elettronici che offre una vasta gamma di possibilità dinamiche ed espressive da esplorare. Anche attingendo a piene mani da influenze indie-rock, pop e post-punk se necessario, perché la sintesi non conosce confini. Il focus è sul processo creativo stesso e sull’istante in cui esso avviene, una costante tensione all’equilibrio e alla coerenza tra materiale composto e spazio improvvisativo. Far esplodere energie diverse in una voce sola: questo è l’obbiettivo di “poL0”. Da qui il senso del nome del gruppo, che può anche essere letto come un acronimo che dice molto, se non tutto: poL0 – poly.oriented.Language.0rbits

http://www.thisispolo.it/#!emotional/c1t44

-ingresso con consumazione 10/5

 

poLO

Sentimentali scienziati del suono

Ore: 19:50 | venerdì, 21 febbraio 2014

Se hai personalità… falla suonare. Così aumenta il «piacere». Alle coordinate poLO si trova la nuova band che gira attorno al saxofonista/flautista Paolo Porta e al bassista Andrea Lombardini. Con «Pleasures», il quartetto – completato dal trombettista Gileno Santana e dal batterista Jonas Burgwinkel – costruisce dinamiche che mostrano un certo debito nei confronti degli anni ’80 («Ottanta», tra le altre cose, è il titolo del brano d’apertura), così come una concezione compositiva che sfrutta in modo sapiente gli ostinato. Che sia per accompagnare un solo o per calibrare al meglio certe sfumature, la reiterazione di alcuni passaggi crea quel clima di cupa attesa che conferisce al disco un tono crepuscolare.

Prima ancora della qualità delle composizioni (decisamente buona per la verità), «Pleasures» colpisce per il sound fascinosamente gommoso di Lombardini, con quel basso che ti si appiccica addosso, eminenza grigia e protagonista di buona parte delle trame del gruppo. Gruppo che gira bene quando prova ad accarezzare il reggae – come accade in «AB» – o si scopre legato ad un certo di tipo di new wave nobile. Eclettismo che rende il quartetto capace – nota di merito – di passare, proprio in «AB», da eccessi dark ad esplosioni coloristiche ben più jazzate, con sax e tromba imperiosi nello sferzare l’andamento della batteria. E se «Spleen» è un saggio di malinconia dinamica su ritmi jungle, con «Linea» il miglior David Sylvian fa capolino tra le pieghe di una ballad in cui Lombardini si muove su accordi soffici e allo stesso tempo laceranti.

Se non hai testa, si dice, usa il cuore. E se li hai tutti e due? Beh, potresti fare come fa poLO, declinando emozioni con la perizia di uno scienziato sentimentale. ramp